venerdì 5 novembre 2010

Una voce per Aafia



Nelle ultime ore, le agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia di un video, diffuso sul web, tramite cui il numero due di Al-Qâ’idah, shaykh Ayman Az-Zawahiri, ha invitato i musulmani pakistani a vendicare la scienziata pakistana, dottoressa Aafia Siddiqui, condannata a 86 anni di prigione da un tribunale americano, dopo essere stata rapita e torturata coi suoi tre bambini.

Nel suo appello, della durata di 4 minuti e 32 secondi, dal titolo “Chi dunque soccorrerà la sapiente Aafia Siddiqui?”, shaykh Ayman ha detto:

Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, Colui che dona misericordia

La Lode spetta ad Allah, pace e benedizioni sul Messaggero di Allah, così come sulla sua famiglia, i suoi compagni e i suoi alleati.

Assalamu ‘alaykum waRahmatullahi waBarakatuHu

Un tribunale americano ha condannato la sorella Aafia Siddiqui a più di ottant’anni di prigione.

A questo proposito, avrei due messaggi da rivolgere: uno all’America e il secondo alla nazione musulmana del Pakistan.

All’America dico: Giudicate! In verità, condannate voi stessi. Opprimete! È a voi stessi che causate torto. Perseguitate! State perseguitando voi stessi.

Per il Signore dei cieli e della terra! Noi vi combatteremo finché giunga l’Ora, o cessiate i vostri crimini. Imprigionate dunque chi desiderate, uccidete e bombardate chi volete, inorgoglitevi a vostro piacimento; la Ummah dell’Islâm vi restituirà bombardamento per bombardamento, distruzione per distruzione e persecuzione equivalente.

Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi, ché Allah non ama coloro che eccedono. Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell'omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti. Se però cessano, allora Allah è perdonatore, misericordioso. Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevaricano (Corano II. Al-Baqara, 190-193)

In quanto alla nazione musulmana del Pakistan, non rivolgerò loro che alcune parole concise, poiché non è più tempo di parlare, ma di agire: il vostro governo e i capi militari hanno fatto di voi un popolo senza dignità. Vi hanno profanato, vi hanno strappato la vostra fierezza e i vostri valori.

Gli americani e i loro alleati crociati occupano il vostro paese, uccidono le vostre famiglie, distruggono i vostri villaggi e imprigionano le vostre donne. Vi è forse peggior umiliazione e maggior disprezzo oltre a ciò?

O uomini liberi del Pakistan, o persone onorabili, o veridici, o gelosi e fieri… o soldati dell’Islâm in Pakistan! Il cammino e la via sono chiari! Chiunque desideri dunque liberare Aafia Siddiqui e vendicarsi di coloro che l’hanno oppressa, così come ogni donna musulmana, raggiunga i ranghi dei Mujâhidîn, venga in loro soccorso e aderisca ad essi: non vi è potenza né dignità se non attraverso il Jihâd.

Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l'altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso, daremo presto ricompensa immensa. Perché mai non combattete per la causa di Allah e dei più deboli tra gli uomini, le donne e i bambini che dicono: “Signore, facci uscire da questa città di gente iniqua; concedici da parte Tua un patrono, concedici da parte Tua un alleato”? (Corano IV. An-Nisâ’, 74-75)

Ciò è sufficiente per colui che possieda del pudore e della gelosia nel suo cuore. Non vi è alcun bene in una parola senza azione.

E la nostra ultima invocazione sia: lode ad Allah, Signore delle creature. Pace e benedizioni di Allah sul nostro signore Muhammad, così come sulla sua famiglia e i suoi compagni.

Wa-s-salamu ‘alaykum waRahmatullahi waBarakatuHu.

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