martedì 24 agosto 2010

Campagna per ritrovare Suleman, il bambino scomparso di Aafia Siddiqui





La Coalizione Giustizia per Aafia (Justice for Aafia coalition) ha lanciato una campagna per ritrovare il bambino scomparso di Aafia Siddiqui, Suleman Fatih Muhammad, scomparso all’età di sei mesi, il 28 marzo 2003. Secondo la testimonianza di suo fratello Ahmed, il bambino venne gettato a terra nel corso del rapimento, ed egli lo vide in una pozza di sangue. Anche a sua madre Aafia, durante le torture, venne mostrata una foto del bambino in una pozza di sangue.

Mentre gli altri due bambini, Ahmed e Maryam, dopo anni di detenzione e torture, sono infine stati liberati e vivono oggi con la nonna e la zia materna, non vi sono notizie ufficiali di Suleman.

I bambini di Aafia Siddiqui non sono gli unici minorenni ad aver subito detenzione segreta e torture come mezzo di pressione contro i loro genitori. Due dei figli di Sheikh Mohammed, dell’età di 6 e 8 anni, sono stati detenuti a Karachi, e secondo la testimonianza dell’ex detenuto Mohammad Khan (fratello del prigioniero di Guantanamo Majid Khan) furono torturati dalle guardie, che li privarono perfino di cibo e acqua, lasciando che degli insetti scarnificassero le loro gambe, intimando loro di confessare ciò che il loro padre nascondeva.

Gli Usa impiegarono la stessa tattica nel Corno d’Africa, imprigionando una bambina di 4 anni, Hafsa Swaleh Ali, e i figli di Daniel Maldonado in condizioni atroci.

La Coalizione Giustizia per Aafia chiede di scrivere lettere di protesta alle autorità americane e pakistane, chiedendo una inchiesta indipendente riguardo alle circostanze in cui Suleman è scomparso, cosa gli è accaduto in tutti questi anni, dove si trova attualmente e quali siano le sue attuali condizioni fisiche e psicologiche. Chiedendo altresì che la famiglia di Suleman venga immediatamente messa al corrente di qualsiasi informazione che lo riguardi.

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